Primavera in costiera

Il piano di viaggio

Giorno 1: volo, Positano

Giorno 2: Amalfi, Ravello

Giorno 3: Capri

Giorgno 4: Napoli


Consigli Logistici

La costiera è costosissima per i parcheggi: meglio noleggiare l’auto solo due giorni facendo una notte in costiera e le altre due a Napoli. Da Napoli inoltre ci sono molti più collegamenti con Capri rispetto ad Amalfi.


Dove abbiamo pernottato

Abbiamo pernottato presso un appartamento trovato su AirB&B (link). L’appartamento è molto spazioso e luminoso, e gode di una invidiabile vista sul mare. Manuela ed Alessandro sono davvero disponibili. La fermata dell’autobus (da e per Amalfi) è di fronte a casa. Nota dolente: il pargheggio costa 30 euro al giorno.


Aeroporto e autonoleggio

Abbiamo volato da Treviso con Ryanair. Ottimo prezzo ed ottimo servizio, considerato che abbiamo viaggiato anche con il passeggino. Attraverso il sito Ryanair abbiamo prenotato anche l’auto. Attenzione al prezzo degli accessori in questo caso: il prezzo del seggiolino è davvero spropositato (27 €/giorno). Diciamo che il noleggiatore poi ci è venuto incontro dandoci un’auto di categoria superiore.

Gli autonoleggi all’aeroporto di Napoli sono un po’ fuori: sono collegati con un bus navetta, ma se c’è confusione consigliamo di farla a piedi (circa 10 minuti, tutti al sole).


Tema parcheggi

Il vero incubo del portafogli. B&B 30 €, Positano 9€, Amalfi 9€, Ravello 16€, Napoli 15 € per un totale di 79 €. Non ci sono soluzioni alternative al parcheggio a pagamento (almeno 3€/ora) se non quello di muoversi con i mezzi pubblici.


Positano

Positano ha la fortuna di essere molto più bassa rispetto alla statale costiera, per cui risulta un po’ più isolata. Per i camminatori vale la pena parcheggiare lungo la strada (3€ l’ora), per i più pigri c’è un parcheggio vicino al centro. Una meravigliosa scalinata scende dal colle fino al centro: impossibile da fare con i passeggini, noi ne abbiamo approfittato per usare lo zainetto della Stokke. Lizzie si è abbarbicata nello zainetto e ha iniziato a guardare a destra e  sinistra per cercare di captare ogni immagine, colore, rumore di questo nuovo piccolo borgo. La discesa al mare è ripida e avventurosa: ci sono scalini ovunque e ad ogni svolta è uno scorcio improvviso e colorato: glicini in fiore, ringhiere colorate di azzurro e rosa, balconi fioriti, ce n’è per tutti i gusti. Proprio all’ingresso della strada di Positano iniziano i negozi tipici di vestiti, porcellane e prodotti alimentari (limoni, sfogliatelle, babà): siamo proprio arrivati in Costiera! Lugo la strada ci sorprende il contrasto fra la ricchezza del paesaggio e la scarsa cura degli edifici e delle strade. E scopriremo l’indomani che Positano è una vera perla rispetto ad altre realtà, ad esempio la “periferia” di Amalfi. Non ha prezzo perdersi per le stradine di Positano, fra negozietti e fiori profumati: indimenticabile il tetto di glicini che sovrasta la strada poco prima di sbucare nel sagrato della Chiesa, a due passi dal mare. Quando arriviamo in spiaggia ci sorprendono delle onde alte e schiumose, come quelle delle mareggiate invernali. Siamo all’inizio della primavera ma il sole picchia forte e fa caldo, complice anche la sabbia nera vulcanica della lingua di costa di Positano. Compriamo un cappello di paglia e un vestito rosa n stile Positano per Elisabetta (che si guarda allo specchio ridendo), ci gustiamo un caffè in un bar pieno di napoletani agguerriti che guardano la partita del Napoli e poi ce ne torniamo alla macchina.


Amalfi

Suggeriamo di parcheggiare nel grande parcheggio interrato (3 € l’ora). Facile da girare con il passeggino, grazie all’assenza di gradini. Abbiamo percorso la via centrale (peccato ci passino le macchine): ci è parsa una via carina, di certo sovrastata dalla cattedrale che con la sua gradinata invita ad andare a visitarla. Dopo la foto di rito sui gradini ci avventuriamo nella cattedrale, il cui ingresso è a pagamento e prevede un tour “obbligato” di chiostro, cripta e anche della basilica. E’ forte il contrasto fra lo stile ricco della cripta e quello spoglio della basilica. Terminato il tour siamo andati verso l’alto, seguendo la strada principale, che culmina fino ad una terrazza con vista panoramica. Il paesaggio è davvero suggestivo: ai pigri suggeriamo di prendere l’ascensore del parcheggio “Luna Rossa” che conduce direttamente in cima alla terrazza evitando i gradini. La terrazza si trova in prossimità del cimitero.

Vale la pena fare un salto al porto, per farsi un selfie con il paese alle spalle.


Ravello

Forse il paesino più caratteristico e meno turistico, quello che a noi è stato consigliato dal mitico Andrea Farina e che ringraziamo. Consigliamo di parcheggiare lungo la strada, poco prima di arrivare al paese, altrimenti c’è un parcheggio proprio sotto la piazza centrale. Quando si arriva in cima la piazza si apre sul sagrato della chiesa, oltre che addosso ai cancelli di Villa Rufolo , costituita da una torre panoramica (restaurata di recente, con immagini digitali suggestive al suo interno), un bellissimo giardino fiorito e una grandiosa terrazza sul mare. percorrendo circa quindici minuti a piedi lungo una strada sali-scendi si giunge a Villa Cimbrone. La strada è percorribile col passeggino (facilitata anche dalle rampe per disabili) anche se a tratti pendente e quindi difficile, considerato il peso del passeggino. In prossimità dell’arrivo c’è un bivio. Entrambe le strade portano alla villa, ma se avete il passeggino prendete la strada a destra. Il parco è immenso: un lungo viale (viale dell’immenso) porta alla terrazza dell’infinito, uno spettacolo a capofitto sul mare azzurro. Davvero merita.


Capri

Prendiamo il traghetto da Amalfi. Ce ne sono diversi: noi abbiamo scelto quello che partiva alle 9.30 e che rientrava alle 17. Il traghetto costeggia la costa, facendo tappa a Positano. Il viaggio dura circa 1.20 h. Nel nostro caso è stato “il viaggio della speranza”: il mare era mosso e andavamo contro le onde, siamo usciti shakerati! Lizzie ha dormito durate tutto il viaggio e al risveglio eravamo già sbarcati a Capri.

Arrivati al porto di Marina Grande, prendiamo l’autobus che porta ad Anacapri. Il miniautobus si inerpica sulle strette strade dell’isola e ci porta sulla parte più alta dell’isola.  Ci facciamo una risata a sentire come l’autista sbraita in napoletano strettissimo contro i turisti stranieri. Un incredulo “Good Lord” di una signora una inglesissima ci fa ancora più sorridere. Una volta arrivati ad Anacapri decidiamo di fare un giretto per lo squisito centro storico, che forse per bellezza e tranquillità supera anche la più caotica e lussuosa Capri. Volendo da qui parte anche una meravigliosa seggiovia siano alla sommità dell’isola.

Dopo pranzo riprendiamo il bus che ci porta in centro a Capri. Passiamo per la famosissima piazzetta e prendiamo la via che porta ai Faraglioni. La via è bella e porta a destinazione senza difficoltà. Il panorama, inutile dirlo, è pazzesco.

Per scendere  di nuovo a Marina Grande abbiamo due possibilità: prendere la funicolare o andare a piedi. Decidiamo di prendere la strada a gradini e in mezz’ora siamo di nuovo a Marina Grande dove ci attende la nave. Il viaggio di ritorno è ben migliore di quello di andata e arriviamo ad Amalfi senza problemi.


Napoli

Parcheggiamo al parcheggio della stazione Garibaldi, da cui decidiamo di andare a piedi verso il centro. Ci perdiamo nell’intrico delle vie napoletane: è un brusio continuo di persone e voci, tutti sono indaffarati fra mercato, negozi e altro. Anche Lizzie osserva curiosa e non stacca gli occhi da persone e oggetti, e soprattutto non vuole stare nel passeggino ma piuttosto prova a camminare (o meglio, a farsi largo) fra le persone e le bancarelle.

Da qui prendiamo Corso Umberto I, la lunga via che porta all’università e ci fermiamo in un bar per la merenda: panino alla mortadella!! Visitiamo la via dei presepi e ci perdiamo per le vie del centro fino a piazza Dante.

Poi prendiamo la Spaccanapoli e scendiamo fino a piazza del Plebisicito. Entriamo in Galleria Umberto e poi andiamo fino al Maschio Angioino.

Da qui prendiamo la metro (fermata Repubblica) che ci riporta alla stazione.


Dove mangiare

Agriturismo Antico Casale. Si trova sulla strada che dall’aeroporto di Napoli porta verso Positano. Qui la famiglia Persico allevia maiali, mucche e conigli, coltiv l’orto, raccoglie le olive, fa la conserva e impasta la pasta fresca.  Insomma, siamo un vero agriturismo. Di quelli dove potersi sporcare le mani di terra, raccogliere i limoni per fare una spremuta, dar da mangiare agli animali e cucinare insieme a Nonna Luisa.

Con Salvatore abbiamo fatto un giro nella tenuta: Lizzie è diventata matta per i coniglietti e la grande mucca!

Ristorante la Caracara (Pogerola). Locale familiare, pizza buonissima.

I love Murtadell. Un’idea geniale in zona Università a Napoili: panini alla mortadella per tutti i gusti e tutte le tasche.

Insolito (Napoli). In centro a Napoli, pizza squisita, ad un prezzo accessibile.

Ristorante la Galea (Amalfi).


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