La nostra bimba a bordo!
Abbiamo preso il treno con la nostra piccola, per la prima volta, quando aveva poco meno di nove mesi. E’ stata un’esperienza bellissima! La tratta Treviso-Venezia è lunga poco più di mezzora: dal finestrino si vedono per la maggior parte case, industrie e centri commerciali, ma poi si finisce sul lungo è spettacolare ponte al di sopra della Laguna.
Lizzie ha capito fin da subito che stava succedendo qualcosa di nuovo; all’inzio, in stazione, si è trovata a doversi aggrappare al manicotto del passeggino, sballottata su e giù in salita e in discesa sulle rampe delle scale. I suoi occhi sembravano dire “che succede? che gioco nuovo è?”. Una volta seduti in treno si è guardata intorno con un’espressione irripetibile, poi è stata attratta dal cellulare della giovane studentessa che stava davanti a noi e si è ipnotizzata per qualche minuto. Fuori dal finestrino tutto si muoveva troppo velocemente e non riusciva a catturare un’immagine : poi la campagna si è aperta, gli oggetti più lontani hanno cominciato a “muoversi” più lentamente: “ma cosa sono quelle cose lì? Devo assolutamente prenderle!” sembrava dire allungandosi verso il finestrino?
VI ricordate quando eravamo piccoli e compravamo le patatine per trovare io gioco delle “mani appiccicose” nel pacchetto? Quelle che si lanciavano sui vetri e si attaccavano? Ecco, le mani di Lizzie (ma anche il naso e la bocca) si sono comportate nello stesso modo sul vecchio treno regionale. In piedi sul sedile blu, appiccicata a guardare questo mondo in movimento, come un geko, in silenzio: .ma quelle manine cercavano di prendere tutto!!
Avremmo voluto essere lei per capire quali pensieri passavano nella sua testolina!
PS. Il ciuccio in bocca è un ottimo modo per evitare leccate al finestrino, che troppo pulito non deve essere!
La logistica
In Stazione. Nella nostra regione ci sono stazioni più o meno attrezzate per le quattro rotelline (o tre come nel caso del nostro passeggino!) La stazione di Treviso non è proprio a prova di passeggino… o forse noi non abbiamo avuto tempo di cercare ascensori e rampe per disabili. In ogni caso, in due, con un po’ di fatica, si solleva il passeggino e si va su e giù per le rampe di scale. A Padova va un po’ meglio, almeno gli ascensori ci sono. A Venezia il problema non si pone: essendo una stazione di testa non ci sono sottopassaggi.
In treno. Ahimè nei treni regionali non spazio per i passeggini: il corridoio è stretto, il passeggino proprio non passa e non ci sta nemmeno tra due sedili. Chissà, forse sui treni più nuovi…. Al ritorno non abbiamo preso posto a sedere, ma siamo stati nell’ingresso, dove c’è un po’ più di spazio. Non tutti i treni sono a livello delle banchine, per cui anche qui ci si arma di buona pazienza e in due si alza il passeggino.
In conclusione
Bisogna sicuramente essere almeno in due adulti per prendere il treno altrimenti la cosa diventa mooooolto difficile… però è sicuramente un giro in giostra bellissimo per i #monelliniaspasso.
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