Questo week end pubblichiamo un racconto di 4 anni fa… un viaggio che sicuramente si può fare anche con i bimbi over 6. Musei, NBA, teatro… si divertiranno un mondo! Occhio al freddo!
CONSIGLI
Gli hotel a New York sono molto costosi rispetto alla media delle città Europee: una notte a Manhattan costa davvero molto. Meglio pernottare nel Queens: in qualche decina di minuti si è in qualsiasi parte.
Attenzione ai giorni dei voli: un volo con partenza il sabato dagli Usa e arrivo la domenica in Europa costa molto molto di più dello stesso volo con partenza il giorno dopo
VOLI E HOTEL
Volo: British Airways – Venezia – Londra – New York JFK (1185 € per due biglietti)
Hotel: Wyndham Garden Long Island City (670 € camera doppia senza colazione)
GIORNO 1 – Viaggio, Rockefeller Center
Siamo partiti da Venezia verso l’ora di pranzo, con un volo diretto a Heathrow. Non andavamo all’aeroporto principale di Londra da parecchi anni. Il terminal dei voli internazionali è stato rinnovato (pensiamo per le olimpiadi), e possiamo affermare senza esagerare che tra tutti gli aeroporti visti è sicuramente il più moderno. Davvero impressionante.
Arrivati al JFK abbiamo espletato le pratiche doganali. Forse per l’orario (quasi le otto) non c’era molta gente e ce la siamo cavata in poco tempo.
Dall’aeroporto un efficiente sistema di treni e metropolitana porta a Manhattan: tuttavia, vista l’ora, abbiamo preferito prendere un taxi (37 €), che ci ha portati in circa 40 minuti di fronte alla porta del nostro albergo.
Messe giù le valigie, non abbiamo esitato un attimo e ci siamo fiondati in metro, direzione Manhattan, più precisamente Rockefeller Center. Abbiamo subito fatto l’abbonamento settimanale alla macchinetta automatica, costo che verrà ammortizzato dopo pochi viaggi (circa 46 € per tutte e due).
Usciti dalla metro, ci siamo trovati in una delle innumerevoli Street. Ci siamo sentiti spaesati… le Street e le Avenue ci hanno messo un po’ in difficoltà, ma una volta capito il meccanismo non ci sono stati problemi.
Mappa in mano ci siamo orientati, e ci siamo diretti verso il Rockefeller Center: al centro la pista di pattinaggio che si vede nei film, e poco più sopra il famosissimo albero di Natale, enorme e molto kitsch. Non può mancare una foto di rito.

Il lungo viaggio, il freddo pungente e il jetlag ci tagliano le gambe. Ci rifugiamo in un McDonald, mangiamo e torniamo al nostro albergo.
CONSIGLI
- Memori dei lunghi viaggi, ci siamo dotati di cuscino e copertina. Anche se in inverno servono meno che in estate
- Abbiamo preso il taxi dall’aeroporto all’hotel: abbiamo speso un po’ di più, ma non abbiamo dovuto cercare l’hotel, cosa che ci ha permesso di assaggiare New York di notte
DA NON PERDERE
- Rockefeller Center
CON IL SENNO DI POI
- Il volo da Venezia è partito dopo mezzogiorno e siamo arrivati a New York verso le otto. Prendendo un volo verso le otto a Venezia, avremo sicuramente guadagnato 4 ore e recuperato una sera. Ahimè abbiamo prenotato i voli molto tardi…
GIORNO 2 – A spasso per la città, Empire State Building, Moma, NBA
Il jetlag si fa sentire: alle sette siamo belli svegli, alle otto già in strada. Facciamo colazione in un locale lungo la strada che porta alla metro: uova, patate pancetta e un’immancabile Orange juice! Da veri americani.
Arriviamo a Manhattan molto prima delle dieci, peccato che sia ancora tutto chiuso. Optiamo perciò di salire in cima all’Empire State Building. Grazie ai biglietti del New York City Pass (presi su internet, 158 € per due carnet) abbiamo saltato la coda. Preso l’ascensore, in pochi secondi siamo in cima. La vista dall’alto è davvero impressionante: incredibile. Da quassù si ha una bella panoramica di New York: qui cominciamo a prendere confidenza con l’orientamento, a nord il Central Park, immenso; verso sud la city.

Scendiamo dalla cima e attraversiamo il solito shop per turisti. Ci siamo poi incamminati verso nord, direzione Times Square. Abbiamo camminato lungo la Fifth Avenue, e raggiunto la Biblioteca pubblica. Dobbiamo dire che vale la pena fare un giro all’interno: è uno dei pochi edifici storici di New York.

Appena fuori la biblioteca, sul retro, veniamo catturati dal Bryant Park: in questo periodo dell’anno al centro del parco c’è una pista di pattinaggio e attorno dei mercatini di Natale. Si respira davvero un’aria natalizia.
Poco lontano da qui c’è anche la stazione dei treni di New York: vale la pena farci una salto.
Per pranzo ci portiamo verso Times Square, che di giorno non è proprio nulla di speciale. Ci facciamo un hamburger al Planet Hollywood e riprendiamo fiato.
Ci avviamo incamminiamo in direzione nord, e attraversiamo l’area del Rockefeller Center, questa volta di giorno. Sicuramente più affascinante di notte.
Lì, proprio sulla piazza, c’è il Lego Store: una vista non può mancare, anche se ci aspettavamo qualcosa di più. Non è molto grande e a dir la verità nei negozi di giocattoli si trovano molte più “opere fatte in Lego”.
Ci dirigiamo verso il MOMA: grazie al nostro New York City pass entriamo senza far code. Ci consegnano un I-phone, che ci servirà da guida interattiva lungo tutta la visita. I piani alti sono i più interessanti: l’impressionismo, il puntinismo…. Nei piani bassi invece opere molto più moderne e, a nostro giudizio, difficili da capire. Un ombrellone e una sdraio, sono davvero un’opera d’arte? Mah… Alla fine della visita ci riposiamo su dei divani comodissimi.
Fuori fa molto freddo, in poco tempo raggiungiamo FAO Schwartz, un bellissimo negozio di giocattoli non lontano da Central Park. Vale davvero la pena entrarci: sembra di entrare in un negozio d’altri tempi, con il commesso di turno che accompagna i bambini a scegliere i giocattoli raccontando loro le fiabe. Eccezionale la nursery, dove ci sono una ventina di bambole dentro la culla e le infermiere.
Poco lontano da lì, l’Apple Store. Una visita è d’obbligo.
Sono le sei passate: è ora di prendere la metro e dirigerci verso il Madison Square Garden. Fuori dal palazzetto ci intrattiene un gruppo di percussionisti che danno spettacolo, a suon di tamburi e balli. All’interno il palazzetto sembra un centro commerciale: negozi, ristoranti di ogni tipo. La partita di basket è un accessorio. Durante i molti time-out vengono proposti spettacoli di ogni tipo: ballerine, dance camera….

Lo spettacolo finisce alle 23 abbondanti e ritorniamo al nostro albergo.
CONSIGLI
- Comprate il New York City Pass: fa risparmiare diversi soldi e soprattutto le code.
- Comperate il biglietto per l’NBA dall’Italia. il sito è fatto molto bene e si possono addirittura comperare a un prezzo ragionevole i biglietti degli abbonati che rimettono in vendita il loro posto. Un sistema davvero efficace.
DA NON PERDERE
- La vista dall’alta dell’Empire State Building
- Il negozio di giocattoli FAO Scwartz
- Una partita dell’NBA al Madison Square Garden
CON IL SENNO DI POI
- Time Square di giorno non è un granché: non vale la pena.
- Siamo arrivati al palazzetto molto presto, attendendo molto più di un’ora. Lo spettacolo inizia un quarto d’ora prima dell’orario indicato nel biglietto: non vale la pena arrivare troppo presto, sebbene il posto sia al caldo!!!
GIORNO 3 – Museo di Storia Naturale, Central Park, Times Square, Broadway
Oggi è il giorno del Museo di Storia Naturale (anche questo biglietto è all’interno del New York City Pass). Decidiamo di fare colazione verso Central Park. Lungo la via che costeggia il parco ahimè non troviamo nessun locale. Solo elegantissimi palazzi. In una via interna troviamo un ottimo locale, dove ci facciamo la solita colazione all’Americana. Una volta all’interno del Museo, puntiamo diritti all’area dedicata all’astronomia. Lo spettacolo all’interno del planetario è davvero spettacolare. Visitiamo l’area tutta in torno, la parte più bella del Museo. Al di là di quest’area, è un Museo molto, più per bambini che per adulti. Ne abbiamo visti di migliori in giro per il mondo.

Usciti dal Museo, ci addentriamo nel Central Park. È davvero molto vasto, non me lo aspettavo di queste dimensioni. Una vera e propria foresta, con sentieri e scoiattolini che li attraversano. La neve caduta nei giorni scorsi rende tutto più romantico. Passeggiamo per più di un’ora, in direzione della City. Attraversiamo il ponte di pietra sul laghetto, arriviamo fino al Volkmann Rink. Ma fa troppo freddo per mettersi a pattinare, ci limitiamo a guardare.

E’ inverno, e il sole tramonta molto presto. Ci dirigiamo verso Times Square, dove alle 17:00 inizia la vendita dei biglietti di Broadway a metà prezzo. Per 110 € portiamo a casa due biglietti per lo spettacolo “Mamma Mia”. (v. TKTS): un prezzo davvero abbordabile.
Nell’attesa dello spettacolo, ci godiamo lo spettacolo di Times Square: traffico impazzito, illuminata a giorno. Più che bella, è incredibile. Rimaniamo rapiti per una buona mezz’ora, attoniti sulla gradinata ad osservare il frastuono.
Visitiamo un po’ di negozi “tipici”: M&M’s Store, Toy’s ‘R us, Disney Store.

Sono quasi le 19, ed è ora di mangiare. In Times Square c’è Bubba Gump: entriamo ma già c’è coda. Non abbiamo tempo, il nostro spettacolo è alle 20. Ci addentriamo perciò in una laterale e troviamo un pub irlandese, il posto migliore in cui abbiamo mangiato in tutta la vacanza.
Per le 20 siamo di fronte al teatro: non siamo lontanissimi dal palco. Le musiche degli Abba sono davvero coinvolgenti, la storia è avvincente. Ma il culmine si raggiunge durante i bis!
Torniamo in hotel davvero entusiasti!
CONSIGLI
- Non comprate i biglietti per Broadway su Internet: a meno che non vogliate uno spettacolo specifico, al TKTS, in Times Square, trovate biglietti scontati del 50%… che non è poco!!!
- All’interno del pub irlandese fate log-in con Foursquare: avrete in omaggio uno shottino.
- Se andate in inverno nei teatri, preparatevi a tenere i cappotti addosso. All’interno non c’è il riscaldamento!
DA NON PERDERE
- Lo spettacolo al planetario
- Una passeggiata a Central Park
- Time Square di sera
- Spettacolo a Broadway
CON IL SENNO DI POI
- Non mangiate nel ristorante del Museo. Il cibo è pessimo e davvero molto caro.
GIORNO 4 – WTC, Wall Street, Brooklyn Bridge, Top of the Rock
E’ il giorno del 9/11, il memoriale costruito per ricordare le torri gemelle! Ci svegliamo presto e ci dirigiamo in direzione Sud. È sicuramente il posto più lontano dal nostro albergo: son circa 40 minuti. Usciamo dalla metro, seguiamo le indicazioni lungo il percorso e … ahimè ci mettiamo in coda. Purtroppo il tour non è compreso nel nostro City Pass e di conseguenza ci mettiamo in coda. Fa molto freddo, e tra controllo e tutto ci impieghiamo un’ora abbondante. L’ingresso è a offerta libera.
Al posto delle due torri ci sono due grandi buchi, all’interno del quale due fontane gettano continuamente acqua. Faceva così freddo che in determinati punti all’ombra l’acqua è congelata. Abbiamo visto qualche filmato dentro il Visitor Center: è davvero toccante.
Ci siamo riscaldati in un bar, e poi ci siamo diretti al Century 21, dove abbiamo speso praticamente metà pomeriggio. Si tratta di una specie dio outlet di 5 piani, dove svendono articoli delle maggiori marche. Abbiamo comprato diversa roba, i prezzi sono davvero stracciati!

Ci siamo diretti poi verso Wall Street, in direzione sud, e non è mancata la foto di rito di fronte al Bull! Ci siamo diretti verso il Pier e visto da lontano la Statua della Libertà: peccato che il sole fosse al tramonto e lo avessimo in faccia.

Tra una cosa e l’altra è pomeriggio inoltrato e dobbiamo ancora mangiare. Decidiamo comunque di prendere la metro e avviarci verso il ponte di Brooklyn: vogliamo essere lì prima che faccia buio. Abbiamo mangiato un panino in fretta ai piedi, in un baracchino: 15 dollari sono stati davvero troppi. A stomaco pieno ci mettiamo in cammino fino a metà ponte: in salita, un po’ faticosa, ma ne vale la pena. Siamo arrivati giusti al tramonto, quando nel rosso del cielo si stampava il profilo della statua della libertà. Peccato non avere avuto il tempo di andare dall’altra parte del ponte e fare una foto al ponte intero.
Ripresa la metro ci siamo diretti verso China Town e Little Italy. Non sono niente di ché: China Town a San Francisco è molto più caratteristica. Little Italy è un insieme di ristoranti italiani, più folcloristico forse per gli americani che per i turisti.
Dopo aver mangiato una discreta pizza in un pub, ci siamo diretti al Top of the Rock. La vista dall’alto è incantevole: a differenza dell’Empire State Building, non c’è una rete ma un plexiglass: si ha davvero la sensazione di volare.
CONSIGLI
- Se avete una sola possibilità di vedere lo skyline, beh… va sicuramente visto di notte. Occhio alle previsioni meteo. Meglio se il cielo è terso.
DA NON PERDERE
- Century 21: ci sono capi a prezzi davvero stracciati
- Brooklyn Bridge
- Top of the rock di notte
CON IL SENNO DI POI
- Comprate i biglietti per il WTC online: consentono di risparmiare un bel pezzo di coda.
- Se comprate un panino in quei baracchetti lungo la strada, chiedete sempre il prezzo.
- Fate il nostro giro al contrario: dalla statua della libertà, verso Wall Street, 9/11 e infine Century 21. Davanti alla statua della libertà avete il sole alle spalle e potete spendere quanto tempo volete al Century 21 senza la pressa di dover vedere ancora altre cose.
- Questo è stato il giorno più faticoso: magari va fatto all’inizio quando c’è qualche energia in più
GIORNO 5 – Metropolitan
La giornata di ieri è stata fredda e faticosa. Martina è ahimè questa mattina si è svegliata con qualche line di febbre e fuori c’è una tormenta di neve. Passiamo la mattinata in albergo a riposarci.
Mi avventuro a prendere il pranzo e lungo le strade ci sono già 10 cm di neve.
Nel pomeriggio mi avventuro da solo al Metropolitan Museum (anch’esso compreso nel New York City Pass): in pochi minuti sono a Manhattan e mi gusto una bella passeggiata in una New York ovattata. Il Met è davvero grande e dentro c’è di tutto e di più. Non basterebbero due giorni per visitarlo. Mi limito ad una camminata nelle varie sale, facendo il cosiddetto giapponese. Dedico un po’ più di tempo alla parte del mondo egizio e di quello Greco. Interessante anche la parte dell’impressionismo. Davvero kitsch la parte degli arredamenti americani.

Esco dal Museo all’imbrunire e non rinuncio ad una passeggiata con la neve in Central Park. Poi mi dirigo verso Times Square a prendere gli ultimi regali di Natale: con la nevicata in atto è davvero straordinaria.
In città non ci si muove i negozi sono letteralmente presi d’assalto per i regali natalizi; l’abbondante nevicata rende tutto questo frastuono più fiabesco.

Compro un panino vicino all’Hotel: torno in camera bagnato in tutto e per tutto. CI mangiamo il nostro hamburger e patatine sul letto, davanti alla TV.
CONSIGLI
- . Occhio agli orari della metro. Mi è parso di capire che di sera e nei week end qualche linea non funzioni.
DA NON PERDERE
- Il MET. Sicuramente vale la pena fare una camminata
- I negozi durante un sabato natalizio: sono da vero delirio.
CON IL SENNO DI POI
- . Fosse stata una bella giornata, non ci saremo fatti mancare una crociera al tramonto sull’Hudson (compresa nel New York City Pass)
- Non ci fosse stata la nevicata, avremo sicuramente fatto un giro sulla funicolare che porta a Roosvelt island. Non è troppo lontana dal MET
GIORNO 6 – Messa Gospel, Shopping in 5th Avenue
E’ l’ultimo giorno. Prima di fare le ultime spese, ci godiamo Central Park innevato, in una giornata di sole. Facciamo delle foto da cartolina.
Riprendiamo la metro in direzione Harlem. Ci eravamo tirati già diversi indirizzo di chiese Battiste da Internet: inizio della messa ore 11:00. Usciti dalla metro, strada facendo, sentiamo della musica venire fuori da uno stabile. Spiamo dentro: è una chiesa, e la messa è già iniziata. Entriamo e ci accoglie una signorotta vestita di bianco. Ci fanno accomodare su delle panche, verso la fine della chiesa.

Ultimo giro per la Fifth Avenue.
Salutiamo Manhattan: torniamo in albergo a recuperare le valigie e prendiamo la metro fino a Jamaica station. Da lì un treno ci porta direttamente al JFK.

CONSIGLI
- Quando prenotate il viaggio, fateci cadere una domenica in mezzo. Bisogna assolutamente partecipare ad una messa
DA NON PERDERE
- Messa ad Harlem
COSTI
Nel diario abbiamo indicato tutti i costi in euro, in quanto presi dall’estratto conto della nostra carta di credito.
Tenete conto che il cambio era a circa 1,32.
Voli | 1185 € |
Assicurazione sanitaria | 158 € |
Alloggio (4 notti) | 669 € |
Vitto | 300 € |
Musei (New York City Pass) | 158 € |
Spettacoli (NBA + Broadway) | 222 € |
Regali | 125 € |
Trasporti, parcheggio | 129 € |
Totale | 2946 € |
2 pensieri su “New York a Natale? E’ incredibile!”