Val di Fassa – Verso Malga Aloch

Lunghezza: 1,5 km, solo andata

Adatto ai passeggini: sì

Link inizio passeggiata: Link

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ome arrivare. Non ci scorderemo mai la prima passeggiata sulla neve con la nostra bambina!! Che emozione! La mulattiera che porta alla Malga Aloch, percorribile anche in auto durante i mesi estivi, è decisamente ghiacciata in inverno. Non fidatevi di impostare il navigatore con l’indirizzo “vero” della Malga: vi troverete alle terme di Pozza di Fassa, che sono vicine alla Malga solo in linea d’aria. Seguite la Strada de Meida fino ad arrivare alla farmacia, quindi tenetevi sulla destra e imboccate Strada Freina, che porta alla Fioreria Florart e al Garni Val de Grepa. La strada prosegue nella mulattiera che porta alla Malga.

 

Le attrazioni. La passeggiata è un po’ in salita ma fattibile con il passeggino: abbiamo faticato un po’ nell’ultimo tratto che è più pendente e che scollina nella fattoria con mucche e asini e un delizioso negozio di prodotti tipici (speck, carne, qualche marmellata). La stalla è stupenda e permette ai bambini d vedere da vicino gli animali. Elisabetta è ancora piccina ma li guardava con gli occhi sbarrati dal basso del suo passeggino. Poco più avanti si arriva alla Malga vera e propria, che è deliziosa e piena di attenzioni verso gli ospiti più piccoli: in giardino ci sono altalene e scivoli, oltre che un quadrato con la sabbia e le palette e delle comode panchine per i genitori.  Elisabetta non voleva più scendere dall’altalena dei piccoli (quella con il maniglione contenitivo), e nonostante il freddo si teneva stretta con le manine alle catene dell’altalena, e rideva di gusto. Una gioia vederla così felice! Il dettaglio più suggestivo è il dondolo, la cui seduta guarda la Val di Fassa con le sue montagne meravigliose. Nella Malga ci sono seggiolini per i tavoli e in bagno c’è anche il fasciatoio. Un altro dettaglio: sul tavolo prenotato da noi avevano messo un bicchiere di plastica rosa a segnare il posto di Elisabetta. Ci è piaciuto.

Il pranzo. Inutile dire che i piatti sono eccellenti: canederli ripieni di mozzarella e gulasch sono solo alcune delle specialità della casa. Elisabetta ha quasi un anno ma ha già capito che il nostro cibo è il migliore: con due mani si è agguantata pezzi di canederlo e li ha buttati giù senza colpo ferire. Era stupenda! Prenotate sempre prima di andare: il posto è piccolo (circa trenta coperti) ed è sempre pieno (molte persone sono arrivate e hanno dovuto abbandonare l’idea di mangiare all’interno della Malga perchè erano al completo).

Abbiamo deciso di tornare subito dopo pranzo: in discesa la passeggiata è banale. Unico dettaglio: ci siamo ripetuti di portare un cordino con cui legarci il maniglione del passeggino al polso. In alcuni punti c’era del ghiaccio e siamo scivolati un paio di volte. Meglio non rischiare quando si spingono i piccoli sui sentieri di montagna in generale e su quelli innevati in particolare.

Possibile deviazione. Finita la discesa, prima di tornare alla macchina, sulla sinistra trovate una strada che si infratta nel bosco. Il sentiero porta fino al torrente e di li indietro fino al paese.

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