A Malga Aloch

Punto di partenza: parcheggio lungo il fiume a Pozza di Fassa

Durata: 30 minuti

Lunghezza: 1,5 km

Dislivello: 80 m

Fattibile con i passeggini: sì, sia d’estate che d’inverno (importante che la strada sia battuta)

Punti di ristoro lungo il percorso: Malga Aloch

Percorso completo: Link


Perchè ci è piaciuto

  • L’ambiente interno è molto curato… e il paesaggio fuori, nonostante la quota non molto alta, è da cartolina
  • c’è un bel parco giochi
  • c’è una fattoria lungo la strada, ottimo diversivo per i monellini… e luogo per una merenda

Come arrivare. Non ci scorderemo mai la prima passeggiata sulla neve con la nostra bambina!! Che emozione! La mulattiera che porta alla Malga Aloch, percorribile anche in auto durante i mesi estivi, è decisamente ghiacciata in inverno. Non fidatevi di impostare il navigatore con l’indirizzo che trovate su Google Maps: vi troverete alle terme di Pozza di Fassa, che sono vicine alla Malga solo in linea d’aria (però questo punto può essere buone per parcheggiare!)

. Seguite la Strada de Meida fino ad arrivare alla farmacia, quindi tenetevi sulla destra e imboccate Strada Freina, che porta alla Fioreria Florart e al Garni Val de Grepa. La strada prosegue nella mulattiera che porta alla Malga.

IMG_5461
IMG_5489
IMG_5553

Le attrazioni. La passeggiata è un po’ in salita ma fattibile con il passeggino: abbiamo faticato un po’ nell’ultimo tratto che è più pendente e che scollina nella fattoria con mucche e asini e un delizioso negozio di prodotti tipici (speck, carne, qualche marmellata). La stalla è stupenda e permette ai bambini d vedere da vicino gli animali. Elisabetta è ancora piccina ma li guardava con gli occhi sbarrati dal basso del suo passeggino. Poco più avanti si arriva alla Malga vera e propria, che è deliziosa e piena di attenzioni verso gli ospiti più piccoli: in giardino ci sono altalene e scivoli, oltre che un quadrato con la sabbia e le palette e delle comode panchine per i genitori.  Elisabetta non voleva più scendere dall’altalena dei piccoli (quella con il maniglione contenitivo), e nonostante il freddo si teneva stretta con le manine alle catene dell’altalena, e rideva di gusto. Una gioia vederla così felice! Il dettaglio più suggestivo è il dondolo, la cui seduta guarda la Val di Fassa con le sue montagne meravigliose. Nella Malga ci sono seggiolini per i tavoli e in bagno c’è anche il fasciatoio. Un altro dettaglio: sul tavolo prenotato da noi avevano messo un bicchiere di plastica rosa a segnare il posto di Elisabetta. Ci è piaciuto.

Il pranzo. Inutile dire che i piatti sono eccellenti: canederli ripieni di mozzarella e gulasch sono solo alcune delle specialità della casa. Elisabetta ha quasi un anno ma ha già capito che il nostro cibo è il migliore: con due mani si è agguantata pezzi di canederlo e li ha buttati giù senza colpo ferire. Era stupenda! Prenotate sempre prima di andare: il posto è piccolo (circa trenta coperti) ed è sempre pieno (molte persone sono arrivate e hanno dovuto abbandonare l’idea di mangiare all’interno della Malga perchè erano al completo).

Abbiamo deciso di tornare subito dopo pranzo: in discesa la passeggiata è banale. Unico dettaglio: ci siamo ripetuti di portare un cordino con cui legarci il maniglione del passeggino al polso. In alcuni punti c’era del ghiaccio e siamo scivolati un paio di volte. Meglio non rischiare quando si spingono i piccoli sui sentieri di montagna in generale e su quelli innevati in particolare.

Possibile deviazione. Finita la discesa, prima di tornare alla macchina, sulla sinistra trovate una strada che si infratta nel bosco. Il sentiero porta fino al torrente e di li indietro fino al paese.

Lascia un commento